Otoplastica moderna 

Molte sono le persone che prendono in considerazione la possibilità di sottoporsi a un intervento di otoplastica moderna, e per moderna potremmo intendere di quando una persona piuttosto che per un intervento chirurgico opta per un trattamento di medicina estetica, che possa raggiungere degli ottimi risultati se la problematica delle orecchie a sventola non è così evidente.

Così come per moderna possiamo anche intendere che ormai molti chirurghi plastici che si approcciano a questo tipo di intervento utilizzano degli strumenti e conoscono delle tecniche che rendono l’intervento più snello e meno invasivo di quello che già è, e soprattutto consentono alla persona di riprendere le proprie attività personali e professionali in maniera molto rapida rispetto al passato.

 Che poi è un qualcosa che riguarda non solo questo intervento di otoplastica che vuole ridurre o eliminare l’inestetismo che riguarda le orecchie a sventola che mette in difficoltà tante persone, ma riguarda tantissimi interventi e trattamenti di chirurgia e medicina estetica.

 Infatti parliamo di una branca della medicina molto interessante non solo perché nascono sempre nuove tecniche e vengono sempre proposte nuovi trattamenti, ma è anche interessante perché pure le vecchie tecniche e i vecchi trattamenti vengono evoluti dai chirurghi plastici, grazie alla loro esperienza e alla loro pratica clinica.

 In questo caso parliamo di un intervento che può essere eseguito dai sette otto anni in poi quando già si è sviluppato l’orecchio nella sua forma, che serve a correggere questo inestetismo per il quale molti bambini e molte bambine come anche molti adolescenti vengono presi in giro.

 Da questo punto di vista la chirurgia estetica non possiamo negare che aiuta molte persone a migliorare il loro livello di autostima, autostima che può essere danneggiata, soprattutto quando queste prese in giro avvengono quando una persona non ha quell’età è quella maturità per poter avere un dialogo più proficuo con sé stessa, e fregarsene sostanzialmente.

Non dobbiamo sottovalutare la prima visita specialistica da chirurgo estetico

 Una persona che deciderà di sottoporsi a un intervento di otoplastica non dovrà sottovalutare una prima visita specialistica magari da un chirurgo estetico che ancora non ha mai conosciuto, perché è una visita molto importante per tanti motivi.

Infatti in occasione di questa prima visita il chirurgo vorrà indagare sulla storia clinica per avere una visione completa dello stato di salute della persona, e quindi per esempio dovremo raccontare se abbiamo subito interventi chirurgici o se stiamo assumendo dei medicinali.

 Il secondo passo riguarda invece esaminare le orecchie e anche riguarderà il discutere di possibili benefici e rischi di questo intervento, in modo che il paziente o la futura paziente abbia un quadro chiaro della situazione, e possa decidere più consapevolmente.

Per poter decidere più consapevolmente bisognerà parlare anche della questione economica e quindi bisognerà capire quanto costa questo intervento, e magari molte persone potrebbero chiedere anche loro se c’è la possibilità di pagare il tutto in tante comode rate.

 In genere parliamo di un intervento eseguito in anestesia locale con sedazione in modo che sia assolutamente indolore e viene eseguito in regime di day hospital. 


Link Utili:

La chirurgia dell’orecchio esterno interviene sia sulle vere e proprie malattie del padiglione auricolare che sugli eventuali difetti estetici dell’orecchio esterno.
Il cosiddetto “orecchio a sventola” è presente sin dalla nascita. Questa particolare forma dell’orecchio è da attribuire a una malformazione della cartilagine che, non piegandosi formando così una sorta di conca, rimane dritta e piatta. Il difetto non è soltanto congenito ma anche ereditario: per averne prova basti osservare l’incidenza di soggetti con orecchie di questo tipo nello stesso ambito famigliare.
Il problema delle orecchie “a sventola” resta comunque confinato al solo piano estetico dato che la loro forma non interferisce in alcuna maniera con la funzionalità dell’apparato uditivo. Sul piano dell’immagine, invece, la malformazione del padiglione auricolare può creare anche dei complessi ed in ogni caso costituisce una “stonatura” all’armonia e alla bellezza del viso. I disagi non sono inoltre proporzionali all’età: anche un bambino di pochi anni può “vergognarsi” delle proprie orecchie, magari perché canzonato con insistenza dai propri coetanei.
La correzione chirurgica delle orecchie, che fino a qualche anno fa richiedeva il ricovero ospedaliero e una lunga convalescenza, è diventata ora una questione di pochi minuti. “L’otoplastica”, riferisce uno specialista, “si realizza adesso in day hospital, consentendo il ritorno alle mura domestiche poche ore dopo l’operazione. Un vantaggio per il paziente, soprattutto se in tenera età, che non dovrà sopportare, dal punto di vista pratico ma anche psicologico, il peso di una degenza fuori casa e di un post-operatorio un tempo piuttosto doloroso.”
L’intervento è accessibile anche ai bambini di 5-6 anni: dopo quest’età, infatti, le orecchie non subiscono rilevanti modificazioni e nel contempo si possono prevenire quei comprensibili complessi legati ad un inestetismo che invita facilmente a scherzi e freddure.
Sulla questione sono concordi anche gli psicologi: meglio intervenire in età pre-scolare non solo per migliorare l’estetica ma anche per non incrinare l’immagine di sé. (Wikipedia)

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