Otoplastica lobi 

In generale l’otoplastica serve a migliorare la forma delle orecchie cosiddette sventola che è un inestetismo molto diffuso tra persone e uomini e donne di tutte le età. e che le fa soffrire dal punto di vista psicologico.

Mentre se parliamo di otoplastica lobi, parliamo praticamente di un intervento che riguarda appunto la ricostruzione del lobo, e in tutti e due casi vogliamo perfezionare le orecchie visto che tra l’altro parliamo di interventi di chirurgia estetica poco invasivi, nel senso che non lasciano cicatrici così evidenti.

 Possono essere gli interventi che si effettuano sia su adulti che su persone giovani l’importante che abbiano finito lo sviluppo, e quindi si parla magari dai sette anni in su. 

Grazie a questo tipo di intervento riusciremo a correggere delle imperfezioni e deformazioni che possono avere una causa ereditaria, e quindi grazie a questo intervento avremmo risolto un problema che magari ci portiamo dietro da chissà quanti anni.

Non dobbiamo dimenticare che molte persone che si sottopongono a interventi di chirurgia estetica e non solo questo di otoplastica, ma possiamo parlare anche di chi si sottopone ad un intervento di rinoplastica per correggere la forma del naso, lo fa perché magari veniva presa in giro già da piccolo o da adolescente, e quindi quello ha creato dei complessi dal punto di vista emotivo e psicologico, che in questo modo si cerca un po’ di ammorbidire.

Sempre però dobbiamo avere in testa quando facciamo riferimento a degli interventi di chirurgia estetica che comunque non sono la panacea di tutti i mali, e questo significa che se una persona ha profondi problemi legati alla sua autostima non basteranno interventi di chirurgia estetica, ma servirà un percorso interiore psicologico magari con una psicoterapia molto profonda, e che vada alle cause del problema.

Diciamo che se per esempio ci sottoponiamo questo intervento di otoplastica per ricostruire un lobo dell’orecchio lo facciamo per vederci più belli, e quindi magari se dobbiamo fare una foto saremo più sereni e non staremo con l’ansia che magari si nota quell’inestetismo così evidente nelle orecchie.

Ci sono varie situazioni nelle quali è necessaria una ricostruzione del lobo dell’orecchio

Per quanto riguarda le situazioni per le quali può essere necessaria una ricostruzione del lobo dell’orecchio intanto dobbiamo dire che il lobo è costituito da pelle e grasso, e non da cartilagine e questo lo rende più incline a strapparsi, e soprattutto lo rende più incline a intervenire chirurgicamente grazie alla sua plasticità.

Proprio per questo motivo la ricostruzione dell’orecchio venne considerato un intervento abbastanza semplice di chirurgia plastica che può essere eseguita in ambulatorio con anestesia locale.

 I motivi possono riguardare la dilatazione del lobo magari per l’abitudine di indossare orecchini troppo pesanti o eventi traumatici che portano alo strappo dello stesso, come impigliarsi dell’orecchino nei vestiti per esempio.

Sarà il nostro specialista di riferimento che ci darà tutte le indicazioni che ci servono anche per quanto riguarda le precauzioni pre e post intervento, e anche per quanto riguarda naturalmente la parte economica. 


Link Utili:

La chirurgia dell’orecchio esterno interviene sia sulle vere e proprie malattie del padiglione auricolare che sugli eventuali difetti estetici dell’orecchio esterno.
Il cosiddetto “orecchio a sventola” è presente sin dalla nascita. Questa particolare forma dell’orecchio è da attribuire a una malformazione della cartilagine che, non piegandosi formando così una sorta di conca, rimane dritta e piatta. Il difetto non è soltanto congenito ma anche ereditario: per averne prova basti osservare l’incidenza di soggetti con orecchie di questo tipo nello stesso ambito famigliare.
Il problema delle orecchie “a sventola” resta comunque confinato al solo piano estetico dato che la loro forma non interferisce in alcuna maniera con la funzionalità dell’apparato uditivo. Sul piano dell’immagine, invece, la malformazione del padiglione auricolare può creare anche dei complessi ed in ogni caso costituisce una “stonatura” all’armonia e alla bellezza del viso. I disagi non sono inoltre proporzionali all’età: anche un bambino di pochi anni può “vergognarsi” delle proprie orecchie, magari perché canzonato con insistenza dai propri coetanei.
La correzione chirurgica delle orecchie, che fino a qualche anno fa richiedeva il ricovero ospedaliero e una lunga convalescenza, è diventata ora una questione di pochi minuti. “L’otoplastica”, riferisce uno specialista, “si realizza adesso in day hospital, consentendo il ritorno alle mura domestiche poche ore dopo l’operazione. Un vantaggio per il paziente, soprattutto se in tenera età, che non dovrà sopportare, dal punto di vista pratico ma anche psicologico, il peso di una degenza fuori casa e di un post-operatorio un tempo piuttosto doloroso.”
L’intervento è accessibile anche ai bambini di 5-6 anni: dopo quest’età, infatti, le orecchie non subiscono rilevanti modificazioni e nel contempo si possono prevenire quei comprensibili complessi legati ad un inestetismo che invita facilmente a scherzi e freddure.
Sulla questione sono concordi anche gli psicologi: meglio intervenire in età pre-scolare non solo per migliorare l’estetica ma anche per non incrinare l’immagine di sé. (Wikipedia)

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