Otoplastica bendaggio

Probabilmente molte volte abbiamo sentito parlare di otoplastica bendaggio e ci siamo confusi, ma in realtà semplicemente ci si riferisce in questi casi ha un bendaggio protettivo che viene applicato a quelle persone, che si sottopongono proprio a questo tipo di intervento, che deve essere mantenuto per qualche giorno per proteggere le orecchie.

 Infatti l’otoplastica è proprio un intervento chirurgico legato a questa parte del corpo molto importante: però per fortuna nel post operazione non ci sono cose molto complesse affrontate dal punto di vista delle cure, anche se bisogna rimanere a riposo per due giorni, per poi tornare in maniera graduale alle proprie attività quotidiane, senza però sforzarsi eccessivamente.

 Un consiglio che danno gli esperti in questo caso è di non lavare i capelli proprio fino a quando il bendaggio non è stato levato e di non bagnare la zona che è stata incisa, fermo restando che in alcuni casi si può avvertire dolore o senso di intorpidimento all’orecchio proprio nelle settimane successive all’intervento.

 Ma non è una cosa che deve preoccuparci più una cosa normale che se diventa un po’ fastidiosa la possiamo affrontare con dei farmaci antinfiammatori.

 Per fortuna parliamo di un’operazione e cioè l’otoplastica che non è pericolosa né invasiva per le persone, anche se qualche complicazione ci può essere perché è fisiologico, visto che parliamo di un intervento chirurgico a tutti gli effetti, come il fatto di avere qualche cicatrice post intervento che però non è visibile, visto che si trova dietro l’orecchio, oppure qualche infezione nella sede dell’incisione, da risolvere semplicemente con degli antibiotici o ancora infiammazioni o lividi legati a un senso di indurimento che dureranno qualche settimana.

 Infine ci può essere qualche problema con i coaguli sanguigni o con le suture, però sono tutte cose risolvibili ma l’importante è seguire alla lettera tutti i consigli dello specialista

 Ma quando si ricorda questo tipo di intervento

 Diciamo subito che l’otoplastica è un tipo di intervento che viene richiesto per quelle persone che hanno problemi nelle orecchie sia dal punto di vista pratico che estetico, o comunque uno dei due, perché per esempio lo andrà a chiedere chi ha le orecchie sporgenti a sventola prominenti.

 Oppure se c’è una malformazione congenita di uno o entrambe le orecchie e ancora nel caso in cui si rileva una sporgenza asimmetrica tra i due padiglioni

Inoltre diciamo che si tratta di un intervento al quale si può ricorrere nel caso in cui ci siano dei dolori da ridurre legati a orecchie troppo sporgenti che sono provocate da cuffie, caschi o cose del genere.

 Parliamo di un’operazione che può essere seguita sia ai bambini che gli adulti però ci metterà minima per eseguire questo intervento e che va a coincidere col momento nel quale cesserà lo sviluppo della cartilagine auricolare e delle orecchie, cioè intorno ai 5 anni.

 Per quanto riguarda i costi e L’intervento è difficile dire delle cifre precise perché ci sono delle variabili che dipendono dai risultati che si vogliono ottenere.

 In ogni caso, e in base alla tecnica selezionata allo specialista scelto, si può arrivare a una cifra che parte da €1000 e aumenta per interventi più delicati.


Link Utili:

La chirurgia dell’orecchio esterno interviene sia sulle vere e proprie malattie del padiglione auricolare che sugli eventuali difetti estetici dell’orecchio esterno.
Il cosiddetto “orecchio a sventola” è presente sin dalla nascita. Questa particolare forma dell’orecchio è da attribuire a una malformazione della cartilagine che, non piegandosi formando così una sorta di conca, rimane dritta e piatta. Il difetto non è soltanto congenito ma anche ereditario: per averne prova basti osservare l’incidenza di soggetti con orecchie di questo tipo nello stesso ambito famigliare.
Il problema delle orecchie “a sventola” resta comunque confinato al solo piano estetico dato che la loro forma non interferisce in alcuna maniera con la funzionalità dell’apparato uditivo. Sul piano dell’immagine, invece, la malformazione del padiglione auricolare può creare anche dei complessi ed in ogni caso costituisce una “stonatura” all’armonia e alla bellezza del viso. I disagi non sono inoltre proporzionali all’età: anche un bambino di pochi anni può “vergognarsi” delle proprie orecchie, magari perché canzonato con insistenza dai propri coetanei.
La correzione chirurgica delle orecchie, che fino a qualche anno fa richiedeva il ricovero ospedaliero e una lunga convalescenza, è diventata ora una questione di pochi minuti. “L’otoplastica”, riferisce uno specialista, “si realizza adesso in day hospital, consentendo il ritorno alle mura domestiche poche ore dopo l’operazione. Un vantaggio per il paziente, soprattutto se in tenera età, che non dovrà sopportare, dal punto di vista pratico ma anche psicologico, il peso di una degenza fuori casa e di un post-operatorio un tempo piuttosto doloroso.”
L’intervento è accessibile anche ai bambini di 5-6 anni: dopo quest’età, infatti, le orecchie non subiscono rilevanti modificazioni e nel contempo si possono prevenire quei comprensibili complessi legati ad un inestetismo che invita facilmente a scherzi e freddure.
Sulla questione sono concordi anche gli psicologi: meglio intervenire in età pre-scolare non solo per migliorare l’estetica ma anche per non incrinare l’immagine di sé. (Wikipedia)

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