Inestetismi delle orecchie

Molti individui sono interessati ad approfondire l’argomento relativo agli inestetismi delle orecchie, perché le ha a sventola: questa è una cosa per la quale soffrono molto. Ed ecco perché si rivolgeranno a uno specialista di chirurgia plastica per quanto riguarda l’intervento di otoplastica, il quale non è così complicato, come potrebbe sembrare.

 Anzi addirittura non dura nemmeno un paio di ore, rientrando comunque nell’ambito di quella che è la chirurgia plastica ricostruttiva.

 Teniamo presente che ognuno di noi ha un problema diverso dal punto di vista estetico: ed ecco perché nel momento in cui ci si rivolge a un chirurgo plastico si andrà a richiedere un intervento che sia specifico, cercando però di capire se quel professionista abbia le conoscenze e le competenze che servono per quel tipo di intervento.

 In questo caso stiamo parlando dell’otoplastica che riguarda appunto le orecchie le quali sono una delle parti più importanti del corpo come sappiamo, visto che ci permettono di ascoltare: di conseguenza è bene prima fare una visita preventiva da un otorino per parlare di queste situazioni.

 Ricordiamo anche che esistono interventi di chirurgia plastica che sono considerabili più importanti di altri, nel senso che coinvolgono tutta una serie di elementi che hanno a che fare con i cinque sensi.

 Tra questi c’è anche l’otoplastica che interviene sulle orecchie come abbiamo detto, oppure c’è anche la rinoplastica che ha a che fare col naso, il quale ci serve per respirare, o ancora la blefaroplastica la quale interviene sugli occhi, perché a un certo punto succede che il campo visivo diminuisce per via delle palpebre cadenti.

 Al di là del tipo di intervento per il quale ci si informa col professionista sarà importante trovarne uno di alto livello; ci stiamo riferendo al chirurgo plastico il quale dovrà essere consapevole del fatto, e sicuramente lo sarà se parliamo di uno specialista certificato, che, nel momento in cui si fa un qualunque tipo di intervento, la funzionalità dell’organo va preservata, anche se si sta intervenendo per un discorso estetico.

 Come avviene nello specifico l’intervento di otoplastica

 L’otoplastica è uno di quegli interventi chirurgici legati alla chirurgia plastica ricostruttiva che avviene all’interno dell’ambulatorio: ed ecco perché in questo caso si ha la possibilità di risparmiare tempo, operando in anestesia locale senza doversi ricoverare.

 Dobbiamo anche specificare che negli ultimi anni la chirurgia plastica sta andando verso una strada precisa, che ha a che fare con l’introduzione di tecniche particolari, per rendere un intervento più veloce e meno invasivo.

 Lo scopo è consentire al paziente di riprendersi in fretta dall’intervento per poter fare tutte le sue cose serenamente, grazie anche all’utilizzo del laser al posto del bisturi. Si tratta di uno strumento per il quale non c’è bisogno di incidere, e di provocare una ferita che poi dovrà rimarginarsi come invece succede con il bisturi.

Tutto questo discorso vale anche per l’otoplastica, nel senso che esistono interventi che riguardano questo problema che sono poco invasivi: però l’importante è rivolgersi a un chirurgo che sia veramente competente.

Link Utili:

La chirurgia dell’orecchio esterno interviene sia sulle vere e proprie malattie del padiglione auricolare che sugli eventuali difetti estetici dell’orecchio esterno.
Il cosiddetto “orecchio a sventola” è presente sin dalla nascita. Questa particolare forma dell’orecchio è da attribuire a una malformazione della cartilagine che, non piegandosi formando così una sorta di conca, rimane dritta e piatta. Il difetto non è soltanto congenito ma anche ereditario: per averne prova basti osservare l’incidenza di soggetti con orecchie di questo tipo nello stesso ambito famigliare.
Il problema delle orecchie “a sventola” resta comunque confinato al solo piano estetico dato che la loro forma non interferisce in alcuna maniera con la funzionalità dell’apparato uditivo. Sul piano dell’immagine, invece, la malformazione del padiglione auricolare può creare anche dei complessi ed in ogni caso costituisce una “stonatura” all’armonia e alla bellezza del viso. I disagi non sono inoltre proporzionali all’età: anche un bambino di pochi anni può “vergognarsi” delle proprie orecchie, magari perché canzonato con insistenza dai propri coetanei.
La correzione chirurgica delle orecchie, che fino a qualche anno fa richiedeva il ricovero ospedaliero e una lunga convalescenza, è diventata ora una questione di pochi minuti. “L’otoplastica”, riferisce uno specialista, “si realizza adesso in day hospital, consentendo il ritorno alle mura domestiche poche ore dopo l’operazione. Un vantaggio per il paziente, soprattutto se in tenera età, che non dovrà sopportare, dal punto di vista pratico ma anche psicologico, il peso di una degenza fuori casa e di un post-operatorio un tempo piuttosto doloroso.”
L’intervento è accessibile anche ai bambini di 5-6 anni: dopo quest’età, infatti, le orecchie non subiscono rilevanti modificazioni e nel contempo si possono prevenire quei comprensibili complessi legati ad un inestetismo che invita facilmente a scherzi e freddure.
Sulla questione sono concordi anche gli psicologi: meglio intervenire in età pre-scolare non solo per migliorare l’estetica ma anche per non incrinare l’immagine di sé. (Wikipedia)

Prima / Dopo
Costo
Sedi